venerdì 23 febbraio 2007

RICETTARIO DI MORGANA 2

Tè AL LAMPONE
INGREDIENTI E PREPARAZIONE: in un l d'acqua versare 25-30 grammi di foglie secche di Lampone e procedere come preparare un tè.
lasciando in infusione per 5 minuti circa.

(si può bere anche freddo)

Tè AI FRUTTI DI ROSA CANINA
INGREDIENTI E PREPARAZIONE: pulire molto bene i frutti togliendo la corona e il gambo porre i cinorrodi (frutti della rosa canina di colore rosso crescono in campagna in luoghi incolti) in una placca da forno a calore bassissimo fino a che non si siano completamente seccati.
Macinarli e conservarli in un barattolo di vetro ben sigillati (barattoli della conserva vanno bene).
Per l'infuso mettere nella teiera un cucchiaino per ogni tazza d'acqua a bollore e lasciare riposare 7-8 minuti.
Versare attraverso un colino molto fine.

( si può bere anche freddo).

LIQUORE DI MENTA
INGREDIENTI: 600 grammi di alcool a 60 gradi, 50 grammi di foglie secche di Menta, 500 grammi di sciroppo freddo costituito da 335 grammi di zucchero con 165 grammi di acqua.

Versare nell'alcool le foglie secche di Menta e far macerare per 7 giorni.
Aggiungere successivamente lo sciroppo.
Filtrare e versare in una bottiglia.

GLOSSARIO MEDICO

AMENORREA- mancanza delle mestruazioni.

ANALGESICO- rimedio che calma o elimina il dolore.

ANESTETICO- che diminuisce o annulla la sensibilità.

ANTIDOTO- che neutralizza l'effetto dei veleni.

ANTIEMETICO- che previene il vomito.

ANTIPIRETICO- cura e previene la febbre.

ANTISETTICO- che agisce contro le infezioni.

ANTISPASMODICO- che ha effetto contro gli spasmi, i dolori nevralgici acuti e di
altra natura.

ANTISPASTICO- calmante dei dolori muscolari.

APERITIVO- che stimola l'appetito.

ASETTICO- sterilizzato in modo da impedire le infezioni.

ASTRINGENTE- che diminuisce oppure impedisce l'assorbimento o la secrezione.

CARDIOTONICO-che aumenta il tono del muscolo cardiaco.

CARMINATIVO- che favorisce o provoca l'espulsione dei gas intestinali.

CATARTICO- purgante leggero, lassativo.

COLAGOGO-che causa e favorisce l'espulsione della bile.

DEPURATIVO- rimedio che libera l'organismo ed il sangue da elementi tossici.

DETERSIVO- utile per lavare e pulire le ferite.

DIAFORETICO- che provoca e favorisce la sudorazione.

DISMENORREA-mestruazioni difficili o irregolari.

DIURETICO- che provoca abbondante secrezione dell'urina.

EMETICO- che provoca e favorisce il vomito.

EMMENAGOGO- che provoca le mestruazioni.

EMOLLIENTE- rimedio rinfrescante, che elimina o previene le irritazioni.

EMORRAGIA- abbondante fuoriuscita di sangue.

EMOSTATICO- che arresta l'emorragia.

EPISTASSI- emorragia dal naso.

ESPETTORANTE- rimedio che provoca e facilita l'espulsione del catarro bronchiale.

GALATTOGENO- che favorisce la secrezione del latte.

GALATTOFUGO- che arresta la secrezione del latte.

IPNOTICO- che provoca o facilità il sonno.

LASSATIVO- purgante dall'effetto blando.

LEUCORREA- secrezione vaginale o uterina.

LINIMENTO- rimedio a base di olio e sostanze medicamentose da utilizzare per massaggi.

METEORISMO- presenza di gas nello stomaco e nell'intestino, causa di dolori e gonfiori.

PETTORALE- rimedio efficace in caso di malattie ed infiammazioni dell'apparato respiratorio.

REVULSIVO- rimedio che causa un maggiore afflusso sanguigno in una determinata parte del corpo, a scopo curativo.

STIMOLANTE- che aumenta la funzione degli organi e ravviva la circolazione sanguigna.

STOMACHICO- rimedio che provoca effetti positivi sullo stomaco.

STOMATICO- che cura le malattie della bocca.

TONICO- rimedio che eccita l'attività organica.

VULNERARIO- rimedio che cura ferite e piaghe.

CATAPLASMA

La preparazione del cataplasma consiste nel pestare le erbe fresche dopo di che la poltiglia deve essere posta in una pezza piccola di stoffa.

DECOTTO
Questo è un procedimento che viene utilizzato per quelle piante che mantengono inalterata la loro efficacia terapeutica anche se portate a temperature elevate, oppure nel caso di utilizzo di parti legnose e compatte di una pianta come radici, corteccia, rami, semi.
La cottura permette di estrarre tutti i principi attivi della pianta.
Le parti legnose vanno prima sminuzzate, grattugiate, poi vanno messe a macerare in acqua fredda per 12 ore, prima di effettuare la cottura.
Nel caso di utilizzo di una piccola pezza di stoffa come filtro è consigliabile strizzarla tra le dita in modo che venga così recuperato il massimo succo, anche dai residui.

INFUSO
L'infuso è la preparazione più semplice quella più conosciuta e più usata, che ci permette di andare ad ottenere una bevanda meno concentrata del decotto, ma in egual misura efficace.
Questo procedimento viene utilizzato per quelle parti di pianta che non tollerano una cottura troppo prolungata; le erbe devono essere sminuzzate ed in seguito devono essere immerse nell'acqua bollente.
L'infusione deve avvenire all'interno di un recipiente il recipiente deve essere chiuso per la durata di un quarto d'ora.
Anche in questo caso bisogna strizzare al massimo il residuo per andare a sfruttare tutti i principi attivi contenuti nelle erbe.

TINTURA
Si tratta della macerazione di foglie o di altra parte della pianta, a freddo, in alcool a 60 o a 70 gradi.
La preparazione avviene con il travaso dell'alcool in una bottiglia in cui si aggiunge la pianta medicinale ben sminuzzata.
Trascorsi 4 o 5 giorni il liquido viene filtrato e raccolto in una bottiglia con il tappo munito di contagocce.

VINO MEDICINALE
Al vino indicato vengono aggiunte le erbe stabilite, tagliate a pezzetti o tritate; il tutto viene posto a macerare per un certo periodo di tempo.
La fase successiva della preparazione consiste nel filtrare successivamente il vino, possibilmente conservato in una bottiglia di vetro scuro.

venerdì 16 febbraio 2007

**PIANTE DI BELLEZZA**

  • ACHILLEA- questa pianta trova applicazione nel trattameto degli eczemi,unita all'acqua del bagno. utilizzare l'acqua di risciacquo per i capelli cura la seborrea e la forfora.
  • ALTEA- l'infuso si raccomanda a coloro che soffrono di eczemi cronici; nella preparazione occorre utilizzare acqua tirpida per evitare alterazioni nelle mucillaggini, che rappresentano i principali componenti dell'Altea.
  • BARDANA- l'infuso è utile per lavare i capelli nel caso di notevole caduta e di forfora, oppure stotto forma di lozione al mattino e alla sera. con lo scopo di curare le eruzioni cutanee e la secrezione eccessiva.
  • BETULLA- l'infuso deterge l'epidertmide e provoca l'apertura dei pori otturati (le dosi sono di 1hg di foglie essiccate in 1 l di acqua bollente lasciare in infusione per una ventina di minuti).
  • BORRAGGINE- ha un'azione purificante per l'epidermide, disincrosta i pori otturati e fa restringere quelli troppo dilatati. Le parti verdi, schiacciate, rilasciano un succo nel quale si possono immergere dei batuffoli di cotone per applicarli sulle parti interessate (va bene anche per pelle arrossata e irritata).
  • CALENDULA-con l'olio di calendula si trattano le mani screpolate: occorre disporre dei fiori in una bottiglia a collo largo una volta chiusa va esposta al sole, dietro una finestra: dopo alcuni giorni sul fondo della bottiglia si depositerà un liquido oleoso, arancione, proveniente dai fiori.
  • CAMOMILLA ROMANA- con 100 gr. di camomilla essiccata si può preparare un infuso utile per fare una maschera purificante. Dopo 10 minuti si imbevono con l'infuso alcuni batuffoli di cotone idrofilo, da tenere sul viso finchè saranno raffreddati circa 20 minuti (prima dell'applicazione occorre spalmare sul viso uno strato di crema grassa da togliere poi insieme alla maschera.)
  • EDERA- maschera decongestionante: dopo aver lavato rapidamente in acqua bollente una manciata di foglie di edera, si spezzettano, quindi si applicano sulla parte interessata per al massimo un quarto d'ora. Dopo aver asportato la maschera, trattare il viso con una garza inbevuta d'acqua.
  • ROSA- l'infuso o il decotto di petali essiccati aggiunto all'acqua del bagno serve per curare le pelli rilassate o le piccole ferite che stentano a cicatrizzare.

domenica 11 febbraio 2007


CONSIGLI PER UNA CORRETTA ESSICCAZIONE

  • La pianta va pulita da eventuali parti deteriorate o colpite da parassiti e malattie. A meno che non vengano date particolari indicazioni le parti raccolte non vanno lasciate al sole per non andarne ad alterare i principi attivi e non vanno essiccate a calore eccessivo.
  • Nel caso venga utilizzato il forno è bene non superare i 30-35° C per radici e rizomi per le parti aeree e i 50-60°C per radici e rizomi.
  • Se non viene utilizzato il forno, la pianta va essiccata in locali ombrosi, asciutti, ventilati, in cui la temperatura si mantenga costantemente intorno ai 20-30°C (in inverno si ricorrerà a termosifoni elettrici o ventilatori ad aria calda).
  • Il tempo di essicazione varia a seconda della parte utilizzata. In genere si consigliano 15-20 giorni per radici, fusto e cortecce; 8-10 giorni per le foglie; 3-4 giorni per i fiori.
  • Tuberi, radici e rizomi prima di essere sottoposti al processo di essiccazione vanno puliti con cura e tagliati a pezzi (4-5 cm), a listerelle o spezzati a seconda delle dimenzioni. Possono venire poi essiccati o al sole o al forno.
  • Fusti e steli con foglie e fiori andranno raccolti in fasci lenti di (3-4 cm) e appesi capovolti nel locale d'essiccazione oppure stesi in strati sottili in graticci appositamente predisposti rigirandoli più volte nel corso del procedimento perchè si vadano ad essiccare in maniera uniforne e si evitino processi di fermentazione.
  • LE ERBE POTRANNO DIRSI PERFETTAMENTE ESSICCATE NON APPENA DIVERRANNO FRAGILI A QUESTO PUNTO VANNO MANEGGIATE CON CURA PER NON SBRICIOLARLE

CONSERVARE LE PIANTE OFFICINALI

RACCOLTA

Per le erbe che andranno poi conservate vanno eseguiti alcuni accorgimenti
al momento della raccolta.
Le parti vegetali non vanno raccolte bagnate (dalla rugiada, dalla pioggia, dall'acqua dell'annaffiatura), perchè l'eccessiva umidità può alla lunga causare
fermentazioni o deterioramento.

CONSERVAZIONE

Per quanto riguarda la conservazione domestica, mentre per le erbe a uso alimentare si potrà ricorrere anche alla congelazione o alla conservazione sotto olio , per quelle officinali sarà meglio procedere all'essiccazione (tralasciando la distillazione o l'estrazione degli oli essenziali).
Il procedimento di essicazione è un'operazione che deve essere eseguita con attenzione particolare , poichè da essa dipende l'integrità delle proprietà terapeutiche.

sabato 10 febbraio 2007

RICETTARIO DI MORGANA


INFUSO DI ROSMARINO:
Mettete in infusione 5g di rosmarino
(rametti) in 1l di acqua.
usare per fare lavaggi,
sciacqui, gargarismi, impacchi e bagni
parziali, al fine di detergere e
purificare la pelle.
UTILE ANCHE CONTRO
CONTUSIONI E REUMATISMI.
INFUSO DEPURATIVO:
versare 1tazza di acqua bollente
su 5 g di sambuco(fiori) e filtrate subito
bevetene 1 tazza la mattina e
1 la sera.
PURIFICA IL SANGUE E DISINTOSSICA
L'ORGANISMO.
TISANE VARIE:
1-TISANA DI MORGANA:
versare acqua bollente su
1 cucchiaio di ribes nero
1 cucchiaio di ginseng
1 cucchiaio di vaniglia.
(filtrare e bere).
2-TISANA DI ASTERIA:
versare acqua bollente su
1 cucchiaio di pesca essiccata
1 cucchiaio di passion fruit (frutto della passione).
(filtrare bere).
3- TISANA DI LILITH:
versare acqua bollente su
1 cucchiaio di echinacea
1 cucchiaio di lampone
(filtrare e bere)
TISANA CONTRO L'INFLUENZA:
versare acqua bollente su
1 cucchiaio di buccia di aranncia
1 cucchiaio di cannella
1 cucchiaio di miele
(filtrare e bere).

PRONTO SOCCORSO VERDE

QUANDO RACCOGLIERE LE ERBE:
Le piante medicinali vanno raccolte al giusto grado di maturazione, nel momento in cui contengono un elevato numero di principi attivi.
A seconda della parte utilizzata distinguiamo-pur con una norma generale-vari periodi di raccolta.
Fiori: all'inizio della fioritura, quando non sono ancora completamente aperti, oppure nel corso della fioritura
Foglie: in genere poco prima della fioritura, quando sono completamente sviluppate ma ancora giovani.
Steli e parte aeree: nello stesso periodo consigliato per le foglie, in genere poco prima o durante la fioritura.
Bulbi: dopo la fioritura, quando la parte aerea inizia ad appassire.
Radici e Rizomi: quando la pianta è in riposo vegetativo, in genere in autunno per le annuali o biennali e all'inizio della primavera per quelle perenni.
Tuberi: al momento della fioritura, quando sono più ricchi di sostanze nutritive.
LA RACCOLTA IN NATURA
in caso di insicurezza o di inesperienza è sempre
meglio chiedere il parere di una persona
qualificata e più esperta o, se proprio si
vuole non correre alcun rischio
scegliere la strada più semplice
e sicura acquistare le piante medicinali
presso un'erboristeria o negozio
autorizzato.
Corteccia:quella delle conifere e di piante resinose in primavera; per gli altri alberi, se adulti in inverno, se giovani in autunno.
Frutti: quando sono in piena maturazione e cambiano colore.
Semi: come per i frutti, si raccolgono quando sono in piena maturazione e la pianta inizia a seccare (poco prima che li perda autonomamente).

LA RACCOLTA DELLE PIANTE MEDICINALI

Forse uno degli aspetti più piacevoli della scelta di una terapia di tipo erboristico consiste proprio nel poter raccogliere autonomamente le proprie "medicine" approfittando di passeggiate o dedicando un piccolo angolo del giardino alle erbe officinali.
La raccoltà va però fatta seguendo alcuni criteri importanti, indispensabili a garantire la nostra salute.

CONOSCERE I PRINCIPI ATTIVI DELLE PIANTE

Le piante nel corso del loro processo metabolico generano diversi tipi di sostanze; alcune di queste vengono accumulate come elementi di rifiuto o come riserve a cui andare ad attingere in particolari situazioni, quali per esempio il momento della germinazione, la difesa da parassiti o semplicemente per andare ad evitare che nello stesso sito si vadano a sviluppare altre piante che altrimenti andrebbero a sottrarre nutrimento e spazio.
La presenza e la quantità di queste sostanze di riserva dipendono dall'età, dal periodo vegetativo, dalle condizioni ambientali, fisiche e climatiche in cui la pianta si trova.

PRINCIPI ATTIVI :
La virtù medicinale che va a caratterizzare una pianta è legata al tipo e alla quantità di principio attivo in essa contenuta.
E' importante tenere presente che i principi attivi, proprio per la loro natura, a piccole dosi possono essere utilizzati a scopo terapeutico, ma possono risultare MOLTO PERICOLOSEin quantità eccessive o comunque non idonee all'organismo o, ancora, in caso il soggetto per sua fisiologia non
SIA COMPATIBILE CON DETERMINATE SOSTANZE.
L'impiego delle erbe può quindi essere una buona fonte di terapia in tutti quei piccoli disturbi quotidiani che però non rappresentano uno stato di malattia per l'individuo.
E' importante che in caso di disturbo grave, di vera malattia, si faccia sempre riferimento a un medico prima di andare ad assumere qualsiasi prodotto, anche se di tipo naturale.

CURIOSITà

Da sempre l'uomo ha cercato rimedio alle proprie malattie in ciò che la Natura gli offriva (erbe, arbusti, acqua, terra...).
con il passare dei secoli, la verifica scientifica ha confermato la fondatezza di molte di quelle che venivano considerate "credenze" popolari, basate all'apparenza più su un effetto placebo del rimedio che su una sua reale azione terapeutica.
Molti dei medicinali moderni contengono (o ricreano con un processo di sintesi così da garantire la produzione su larga scala) proprio i principi attivi delle erbe medicinali, sostanze da cui dipende l'azione terapeutica.

IL VERDE MONDO DI MORGANA (tutto sulle erbe)

introduzione


Le erbe medicamentose sono state alla base delle cure farmaologiche di tutti
i tempi.
Chissà quale sollievo avrà provato l'uomo ponendo sulla ferita, dopo una lunga battaglia con il nemico, un impacco di erbe!
Scoprire i segreti della Natura vuol dire a volte scoprire anche i segreti dell'uomo, e i primi popoli evoluti ce ne hanno dato una prova concreta.